In questa intervista Carlo Salvetti Ecommerce Specialist di Pensoinverde ci parla del loro progetto di sostenibilità a 360° dove ad essere green non è solo il prodotto ma tutto il processo di acquisto, con l’obiettivo di diventare una valida alternativa etica ad Amazon.
Come nasce l’eCommerce sostenibile PENSOINVERDE?
Pensoinverde è un Ecommerce nato ufficialmente nel 2019 da ABenergie produttore e fornitore di energia elettrica rinnovabile e gas verde, tra i primi in Italia a parlare di sostenibilità già 15 anni fa.
Ma l’idea dell’Ecommerce iniziò tutto da una lampadina a basso consumo.
All’inizio i consulenti della sostenibilità di ABenergie, vendevano direttamente le lampadine a basso consumo al cliente tramite il portale Pensoinverde. Poi il cliente le riceveva a casa.
Questa campagna ebbe talmente successo che con il tempo i clienti iniziarono a chiamare per chiedere dove poter acquistare direttamente le lampadine.
Ed è così che dopo un attenta analisi si è deciso di aprire un vero e-commerce con prodotti alla portata di tutti per accrescere lo sviluppo sostenibile e la tutela dell’ambiente a tutto tondo.
Qual è la mission dell’eCommerce sostenibile PENSOINVERDE?
Diventare un e-commerce generalista legato alla sostenibilità, dove il processo di acquisto è sostenibile in tutte le fasi.
L’utente atterra su un sito che ha server zero CO2, per ogni ordine viene piantato un albero in Brasile, il packaging è in carta riciclata, i vettori fanno azioni di compensazione e ovviamente i prodotti sono tutti sostenibili.
Il nostro obiettivo è quello di creare un Amazon della sostenibilità, dove ad essere sostenibile, non è solo il prodotto, ma anche tutto il processo di acquisto. Dalla A alla Z.
Ci vogliamo differenziare dai competitor proponendo una scelta 100% green, certificata e sostenibile in tutte le fasi.
Quante referenze conta al momento l’eCommerce PENSOINVERDE?
A metà aprile dovremmo arrivare a 1000 referenze. Non sono tutti brand italiani.
80% Brand Italiani. 20% Brand provenienti dal resto del mondo.
I brand italiani sono principalmente legati al mondo della detergenza e della cosmesi, in quanto i clienti sono molto legati al made in Italy per questo tipo di referenze.
Mentre per l’accessoristica e il tech ci rivolgiamo anche a partner stranieri, l’esempio più famoso è il brand tech americano House of Marley.
PENSOINVERDE è un e-commerce gestito in dropshipping?
Non effettuiamo Dropshipping.
I prodotti sono acquistati direttamente e stoccati in un magazzino di un nostro partner logistico terzo, per poi essere rivenduti.
Anche se abbiamo molte referenze, l’obiettivo è quello di mantenere un magazzino quanto più lean possibile.
Per questo ci affidiamo esclusivamente a fornitori che garantiscono un servizio veloce e trasparente, di modo da assicurare ai nostri clienti una logistica sempre affidabile.
Tra i servizi offerti da PENSOINVERDE, in termini di sostenibilità, qual è quello dove avete riscontrato un maggior feedback positivo da parte degli utenti?
Il più interessante è sicuramente l’assenza di plastica all’interno dei nostri packaging.
Attraverso una ricerca di mercato effettuata tra i nostri clienti, abbiamo riscontrato un notevole interesse verso il tema plastic free. Quando un cliente si trova tutti i prodotti imballato confezionati in un pack con sola carta riciclata questo oltre ad essere un bel messaggio, è di impatto per il consumatore finale perché un segnale tangibile di eco sostenibilità e green.
Al secondo posto sicuramente anche il progetto pianta un albero per ogni ordine, piace molto, ma essendo meno tangibile ha un impatto meno forte rispetto al packaging riciclato.
Qual è la maggiore sfida che PENSOINVERDE ha dovuto affrontare?
Una difficoltà è rappresentata dal cluster di persone che vogliono provare, e nella capacità di far percepire loro il vero valore. Online in Italia manca spesso la parte informativa, dove viene spiegata la sostenibilità a livello commerciale.
Per fare questo noi stiamo cercando attraverso vari contenuti sul nostro blog e sui social di informare ma soprattutto educare il consumatore al tema della sostenibilità e a questo tipo di prodotti.
Per esempio lo scorso Natale, ci siamo concentrati nel fare vari contenuti sul Blog mirati su come fare regali ecosostenibili ottenendo un ottimo risultato.
Il nostro obiettivo è quello di puntare su un marketing informativo, tutto l’anno in maniera strategica e ottimale.
Quali risultati significativi avete raggiunto e quali azioni avete in progetto di intraprendere per il 2022?
Possiamo dividere in quattro macro aree:
- Macro Attività sul web tecniche Dopo una prima versione beta in WordPress, il vero salto è stato fatto a Ottobre 2021 con la migrazione a Shopify dove abbiamo iniziato a ingranare, mentre prima era stato un periodo di “semina”. Prosegue Carlo: “Con WordPress avevamo riscontrato grosse difficoltà di gestione e avevamo esigenza di una piattaforma che ci permettesse di fare un sito bello ma soprattutto dalla buona usabilità per gli utenti” Per il 2022 rimane un obiettivo costante, continuare a lavorare per migliorare lato UX e UI.
- Lato sostenibilità e marketing A fine 2021 avevamo circa 150 referenze, ad oggi contiamo quasi 1000 referenze. L’obiettivo è continuare a crescere per sondare nuove categorie merceologiche e arrivare ad avere l’alternativa ecologica a qualsiasi prodotto. L’idea è quella di poter offrire ai clienti uno store che possa mettere a disposizione tutti i prodotti necessari per una giornata ecologica al 100% .
- Migliorare l’attività di marketing Abbiamo investito molto in questa attività e nell’ultimo periodo è entrata anche una nuova risorsa dedicata nel nostro team. Il nostro obiettivo è quello di continuare nella creazione di contenuti e campagne coordinate per informare i prospect che vogliono scoprire questo mondo e i prodotti sostenibili.
- Portare avanti i progetti legati alla sostenibilità Oltre a continuare a piantare un albero in Brasile per ogni ordine effettuato, abbiamo all’attivo altri due progetti, che l’utente può sostenere in fase di carrello. Una foresta in Guatemala e la protezione delle api in Italia. L’idea è quella di continuare a portare avanti e ingrandire i progetti attualmente in corso grazie anche al supporto della community di Pensoinverde sempre molto attiva.
Che consigli daresti a chi volesse aprire un Ecommerce sostenibile?
Innanzi tutto partirei da un analisi di mercato e poi capire come la propria value proposition può rientrare in una nicchia di mercato e differenziarsi.
Idea e analisi, se queste due cose matchano il progetto decollerà.
Infine, aggiunge Carlo, una cosa fondamentale per la crescita di Pensoinverde, è stato essere una squadra affiatata e dinamica. Non c’è rigidità dei ruoli come accade in molte realtà, ma condivisione di esperienza.
Abbiamo notato quanto sia stato fondamentale per tutti i nostri reparti, seppur con delle specializzazioni, avere una struttura coordinata. Questo un altro punto fondamentale per partire bene.