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Digital Sustainability Index: dai dati alle target personas

Che cos'è il Digital Sustainability Index e come possiamo utilizzarlo

di Carolina Ferrazza
Tempo di lettura: 3 minuti.

Il Digital Sustainability Index (DiSI), indice di sostenibilità digitale, è stato sviluppato dalla Fondazione per la Sostenibilità Digitale ed è uno strumento utilizzato per misurare l’impatto ambientale e sociale delle tecnologie e dei servizi digitali.

L’obiettivo del Digital Sustainability Index è incoraggiare lo sviluppo di tecnologie e pratiche digitali più sostenibili e fornire un punto di riferimento per aziende e organizzazioni per misurare le proprie prestazioni di sostenibilità, come:

  • L’efficienza energetica: l’implementazione di tecnologie e pratiche efficienti dal punto di vista energetico. Ad esempio, l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile per alimentare i data center.
  • La privacy e la sicurezza dei dati: garantire che i dati personali vengano protetti e non vengano condivisi senza consenso.
  • L’inclusione digitale: fornire alle comunità minori l’accesso a tecnologie e servizi digitali per contribuire la promozione dell’inclusione sociale ed economica.
  • Gestione responsabile dei fornitori: garantire che i materiali e i componenti utilizzati nella produzione delle tecnologie digitali provengano da fonti responsabili ed etiche.
  • Gestione dei rifiuti elettronici: l’implementazione di pratiche di gestione responsabile dei rifiuti elettronici, come il riciclaggio e il corretto smaltimento dei dispositivi elettronici.
  • Impronta di carbonio: misurare e ridurre l’impronta di carbonio delle tecnologie e dei servizi digitali, implementando pratiche più efficienti dal punto di vista energetico, compensando le emissioni e incoraggiando l’uso di fonti energetiche rinnovabili.
  • IA responsabile: garantire che lo sviluppo, l’uso e l’implementazione dell’IA siano in linea con i principi etici e i diritti umani, come l’equità, la trasparenza e la responsabilità.
  • Trasparenza: fornire informazioni trasparenti sull’impatto ambientale e sociale delle tecnologie e dei servizi digitali.

Tipologie:

Esistono diversi tipi di indici di sostenibilità digitale. Ciascuno con il proprio focus, approccio e metodologie. Alcuni dei tipi più comuni di indici di sostenibilità digitale sono: indici specifici del settore, regionali, globali, dell’azienda, del prodotto, tematici e infine gli indici ibridi. Questi ultimi servono per combinare due o più tipi degli indici citati in precedenza. Forniscono una visione completa delle prestazioni di sostenibilità digitale di un’azienda o di un’organizzazione.

È importante notare che i criteri e le metriche utilizzati negli indici di sostenibilità digitale. Possono variare a seconda del tipo di indice e non esiste un metodo standard per loro. Pertanto, è necessario verificare la metodologia ei criteri utilizzati per la sua rilevazione e dall’organizzazione che lo sostiene per valutarne la validità e l’affidabilità.

Target personas:

Il Digital Sustainability Index (DiSi) può essere utilizzato anche per valutare gli atteggiamenti e i comportamenti di diversi gruppi di popolazione nei confronti della tecnologia digitale e della sostenibilità. Ci aiuta ad individuare diversi segmenti della popolazione con atteggiamenti e comportamenti distinti e per sviluppare strategie mirate per promuovere l’uso sostenibile della tecnologia digitale.
Vengono spesso presi in considerazione quattro profili di popolazione caratterizzati da specifici atteggiamenti verso il digitale e verso la sostenibilità, che danno origine a quattro quadranti:

  1. Appassionati di digitale: hanno un alto livello di coinvolgimento con la tecnologia digitale e un atteggiamento positivo nei confronti del suo potenziale per migliorare la sostenibilità. È probabile che siano i primi ad adottare nuove tecnologie e disposti a pagare un premio per prodotti sostenibili.
  2. Scettici digitali: si lasciano meno coinvolgere dalla tecnologia e hanno un atteggiamento più scettico nei confronti del suo potenziale per migliorare la sostenibilità. È meno probabile che adottino nuove tecnologie e possono essere più sensibili ai prezzi quando si tratta di prodotti sostenibili.
  3. Appassionati di sostenibilità: hanno un alto livello di impegno nei confronti dei problemi di sostenibilità e un atteggiamento positivo nei confronti del potenziale della tecnologia per migliorarla. È probabile che siano disposti a pagare un sovrapprezzo per prodotti sostenibili e ad adottare nuove tecnologie al servizio della sostenibilità.
  4. Scettici sostenibili: sono meno impegnati con i problemi di sostenibilità e hanno un atteggiamento più scettico nei confronti del potenziale della tecnologia per migliorarla. È meno probabile che adottino nuove tecnologie e possono essere più sensibili ai prezzi quando si tratta di prodotti sostenibili.

E tu in che quadrante sei in questo momento? Avevi già letto il case study Junker App?

Nel caso avessi bisogno di qualche suggerimento per inquinare meno con e grazie al mondo tech, puoi andare a leggere il mio articolo che trovi a questo link.

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