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E-commerce in dropshipping: pro e contro

di Maria Luisa D'Urso
Tempo di lettura: 3 minuti.

 

Il dropshipping è una forma di e-commerce che non implica la presenza di un magazzino per chi vende: quali sono i pro e i contro di questo business che oggi sta spopolando?

In questo articolo cercheremo di capire quali sono gli aspetti positivi e quelli negativi del dropshipping, con la consapevolezza che questo strumento non è giusto o sbagliato, ma che, al contrario, può andar bene per alcuni e non funzionare per altri.

Come funziona il dropshipping

Per chi ancora non lo sapesse, il dropshipping è un modello di vendita, usato soprattutto nell’e-commerce, nel quale un venditore si occupa di vendere un prodotto a un cliente, senza però possedere un magazzino, ma trasmettendo l’ordine al fornitore, che a sua volta si occupa di impacchettare e spedire il prodotto. 

Il dropshipping si basa sul legame fra tre figure:

  1. Fornitore: si occupa delle fasi di realizzazione e spedizione degli articoli, che conserva in magazzino;
  2. Venditore: si concentra sull’aspetto comunicativo, studiando una strategia di marketing volta ad attirare i clienti. Tra lui e il fornitore c’è un listino prezzi concordato, dal quale il venditore può ricavare il suo margine;
  3. Cliente: sa di avere a disposizione uno strumento che gli fornisce un’ampia scelta di prodotti, con la possibilità di trovare anche articoli convenienti dal punto di vista economico.

Il meccanismo è semplice ma, come per tutto, anche un e-commerce in dropshipping ha i suoi pro e i suoi contro.

Pro del dropshipping

1. Costi ridotti per chi vende, visibilità per chi produce

Questo modello di vendita permette di aprire un e-commerce impiegando un budget ridotto. I costi ridotti sono, ovviamente, del venditore, il quale non deve sostenere le spese di magazzino, del personale che lo gestisca e il costo dei prodotti che dovrebbe acquistare per riempire il suo magazzino. Il venditore, grazie al dropshipping, acquista solo ciò che vende, senza rimanere con l’oneroso problema degli invenduti. I costi che deve sostenere, invece, sono per la gestione e la creazione di un sito e in pubblicità.

Dall’altra parte, chi produce spesso non ha gli strumenti, la voglia o il tempo di portare online la propria attività commerciale. Tuttavia, affidandosi a qualcuno che si occupa di questo, ha la possibilità di aumentare le vendite, senza occuparsi di dover presentare il prodotto al pubblico.

2. Vendita di qualsiasi tipo di prodotto.

Trovando e creando accordi con i fornitori giusti, si ha la possibilità di vendere qualsiasi prodotto, grande o piccolo che sia. Questo fa si che un e-commerce, gestibile ovunque ci si trovi, possa offrire una scelta molto vasta al cliente.

3. Facile da avviare e da gestire

Gestire un’attività di e-commerce in dropshipping è più facile perché non ci si deve preoccupare delle questioni relative ai prodotti fisici: gestione e costo del magazzino, imballaggio e spedizione degli ordini, tracciabilità dell’inventariato, gestione dei resi e delle spedizioni in entrata, ordine dei prodotti e gestione delle scorte. Tutto ciò, infatti, è a carico dei diversi fornitori.

Contro del dropshipping

1. È un mercato molto competitivo

Se il costo dei fornitori italiani è troppo alto, ci si può affidare a fornitori esteri, per offrire prezzi più bassi e competitivi al cliente. Tuttavia, questo può avere conseguenze sulla qualità dei prodotti, che si riduce in favore di un prezzo più basso. L’elevata concorrenza sugli e-commerce in dropshipping porta a una inevitabile riduzione dei prezzi e quindi ad un guadagno inferiore del previsto.

2. È difficile diventare un brand

Con un e-commerce in dropshipping ci si preclude la possibilità di realizzare un brand personale, perché si vendono i prodotti degli altri. In questo modo, si resta nel mercato un semplice venditore qualsiasi che, se trova un concorrente più competitivo dal punto di vista economico, rischia di passare in secondo piano.

3. Omologazione della merce

Se si vendono prodotti di largo consumo o realizzati da produttori esteri, si rischia di guadagnare molto poco perché, data l’alta concorrenza, bisogna vendere a prezzi bassi per farsi preferire dai clienti. Sarebbe meglio, quindi, puntare su prodotti di nicchia, in modo tale da mantenere un guadagno alto o almeno accettabile.

4. Problemi di inventariato

Quando ci si rifornisce da più magazzini, che contemporaneamente eseguono ordini anche per altri commercianti, l’inventariato cambia ogni giorno e la comunicazione tra venditore e fornitore può non essere in tempo reale. Può succedere, quindi, che venga venduto un prodotto non più disponibile nel magazzino del fornitore: questo genera insoddisfazione nel cliente che si vede annullato l’acquisto o che deve aspettare più tempo del previsto.

 

Pro e contro degli e-commerce in dropshipping possono avvantaggiare o svantaggiare sia venditori che fornitori, nonché il cliente. Sicuramente è un modello di vendita che sta sempre più spopolando nel mondo e che a poco a poco sembra prendere piede anche in Italia: qui trovate il nostro articolo su come creare un’attività di dropshipping.

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