I Tre Libri consigliati per la crescita personale è una rubrica che sta diventando un successo, grazie a voi!
Ad Aprile è stato uno degli articoli più letti e sono sicura che Maggio vi stupirà, svelandovi delle perle che io stessa non conoscevo e che ho scoperto grazie ai miei contatti di Linkedin.
Ma andiamo con ordine e al dunque.
Come ogni mese seleziono tre libri da leggere che, secondo me, ovvio, influenzano in maniera positiva la propria cultura personale, perchè un professionista è prima di tutto un uomo/donna/altro di cultura e poi anche una persona competente nella sua specializzazione.
Anche questo mese ho letto per voi (e per me) tre libri meravigliosi che mi hanno formato e illuminato.
Come ogni mese non consiglio soltanto libri di marketing o digital marketing, ma preferisco anche accompagnare le letture professionali a letture varie, tra saggistica, romanzi, racconti o magari graphic novel.
Ecco dunque quali sono i libri consigliati questo mese:
Filosofia
L’arte di essere felici di Arthur Shopenauer
Qualche tempo fa ho scritto su Linkedin che una delle mie più grandi passioni è la filosofia, e conservo ancora il sogno, un giorno, di laurearmi in filosofia e poter insegnare la più appassionante e umana delle discipline. Umana perché il modo in cui restituisce la visione sul mondo, sulle cose, sull’essere umano e quello che lo circonda è espressione stessa della necessità umana di trovare sempre un perché e un come. L’uomo con la filosofia mostra eternamente il suo lato fanciullo, ponendosi mille perché di fronte a tutto, cercando spiegazioni o negando le stesse in varie circostanze. Ovviamente questa è il mio modo di vedere la filosofia, questo amore per il sapere così viscerale che accompagna da sempre l’essere vivente.
Ritornando al libro: “L’arte di essere felici”, lo consiglio a chi sta vivendo un momento di crisi, a chi non riesce a trovare il mindset giusto per affrontare un nuovo luogo di lavoro, una nuova prospettiva professionale.
Il manualetto si legge in un giorno, volendo anche 3 ore di fila, ed è davvero godibile e super attuale. Diviso in 50 massime, cioè consigli su come cercare non la felicità assoluta ma la felicità relativa, la felicità di vivere ed esistere contrapposta al non vivere e non esistere (vedi massima 49, se riesci a leggere tutto).
Psicologia del Marketing
Le armi della persuasione di Robert Cialdini
I meccanismi di persuasione spiegati in maniera scientifica ed ineluttabile in un libro scritto nel 2001 che ha senza dubbio fatto la storia del nuovo marketing. O , meglio, ha analizzato quali sono i principali schemi comportamentali automatici, inconsapevoli ed agiti emozionalmente, che ci portano a prendere determinate decisioni. Questi meccanismi stereotipati, di origine biologica e culturale, sono semplificazioni di fronte alla miriade di informazioni della quotidianità, scorciatoie vitali per arrivare a fare scelte in breve tempo . I professionisti della persuasione (nel campo commerciale, pubblicitario, politico, ecc) utilizzano questi principi per indurci in maniera “naturale” a fare quello che ci viene proposto. Per chi si occupa di marketing e comunicazione è fondamentale conoscere i 6 principali schemi comportamentali che Cialdini riconosce nel comportamento umano e che possono essere utili al gioco della persuasione:
1. Reciprocità : Si basa sul bisogno inconscio di ricambiare ad un dono.
2. Coerenza: Tutti vogliamo mostrarci coerenti.
3. Riprova sociale: Se non sappiamo prendere decisioni, tendiamo a seguire gli altri.
4. Simpatia: Accettiamo richieste da persone che ci piacciono e sono attraenti.
5. Autorità: Tendiamo ad ascoltare coloro che ci sembrano esperti in situazioni in determinati contesti.
6. Scarsità: Super offerta disponibile solo per pochi giorni!
Ho semplificato estremamente, questo per darvi l’opportunità di leggere un libro davvero illuminante.
Afferma il tuo brand con Linkedin di Luca Maniscalco
Luca lo conosco da qualche anno, ricordo quando, emozionato, senza nemmeno conoscermi di persona, mi chiese di partecipare al suo primo evento di presentazione del libro in questione.
Per me l’emozione è una bella dote di chi si occupa di formazione e marketing, perché aiuta a comunicare con più intensità.
E la sua competenza sulla materia LinkedIn mi è arrivata prima attraverso la sua emozione in diretta, poi leggendo il suo libro, che ho riletto proprio in questi giorni per il mio sempre più stretto legame con il b2b e le consulenze in ambito digital marketing ed eCommerce management.
Infatti, nonostante reputi tutto il libro molto utile a chi si approccia per la prima volta al social professionale, i miei capitoli preferiti sono relativi alla pagina aziendale, a come utilizzare i filtri per raggiungere un target estremamente profilato anche in organico e a quello che in Italia si sente poco, troppo poco, citare: l’employee branding, cioè la capacità di un brand di comunicare se stesso attraverso i propri dipendenti, e quindi, attraverso LinkedIn. Infatti LinkedIn è l’unico social che permette di creare una associazione visibile e attiva in termini comunicativi, tra impiegato/azienda. Luca avverte anche: non dimenticate gli EX! Gli ex- dipendenti di default si ritrovano follower dell’azienda e continuano, in qualche modo, ad essere portavoce dello spirito aziendale, anzi, sono proprio loro che vanno monitorati, coltivati e nutriti, per non permettere che la notorietà del brand venga in qualche modo minata da ex dipendenti non soddisfatti.
M.Luisa D’Urso