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Come aprire un e-commerce. Step II: la scelta del business model

ecomchallengesAugurandomi che tu abbia letto lo Step I ti invito ad analizzare lo step successivo alla realizzazione del business plan, cioè scegliere il business model più adatto alle proprie esigenze al proprio budget in relazione a ciò che è stato analizzato durante il business plan. Il business model si riferisce all’insieme di strategie organizzative e strategiche, e riguarda 2 aspetti fondamentali: il negozio e la merce. Per quanto riguarda il negozio i modelli a disposizione ad oggi sono 3: a) pacchetto preconfezionato e pronto all’uso (come fosse un franchising online, per banalizzare) b) acquistare un dominio e realizzare un negozio con un CMS predefinito (in seguito vedremo quale) c) vendere sui Marketplace (che in alcuni casi può essere una integrazione anche al negozio online) Analizziamo le varie possibilità offerte per la creazione del negozio, quali potrebbero essere più adatte di altre. E-commerce pronti all’uso o su piattaforme SAAS (software as a service): Una volta c’era Blomming, parliamo di anni fa, e di fatto c’è ancora. Ma negli ultimi anni è stato molto superato da Shopify, una piattaforma assolutamente user friendly gestibile anche dai meno esperti e che permette di personalizzare il proprio sito e-commerce con template, in stile wordpress. Inoltre permette con estrema semplicità di collegarsi ad altri canali di vendita, come Amazon e Facebook.  Diciamo che più che essere simile a Blomming, è più vicino a Wordpress e Woocommerce, dal momento che richiede necessariamente un dominio. Realizzare un e-commerce tramite CMS: Se hai intenzione di realizzare un e-commerce di buone dimensioni, che venga aggiornato costantemente allora sarà necessario acquistare un dominio e uno spazio web sufficiente ad ospitare un CMS. Quali sono i CMS più utilizzati: a) Wordpress con plugin per e-commerce Woocommerce, noto CMS gratuito e open source, molto facile da installare, di base gratuito ma con funzioni aggiuntive a pagamento. Woocommerce è spesso citato con negatività dagli sviluppatori, ma a dire il vero ha dei pregi e dei difetti. Pregi: si configura facilmente, è facile da imparare, si integra con il proprio blog ed è perfetto per chi ha un budget limitato. Difetti: è difficile avere configurazioni diverse da quelle date dai plug in a disposizione, gli aggiornamenti del codice sono davvero ardui e non è consigliato per i multistore. b) Prestashop : software perfetto per gestire e-commerce di piccole e medie dimensioni, consigliato difatti per coloro che hanno un numero discreto di prodotti da lanciare, ma che non hanno un grande budget a disposizione e soprattutto vogliono lavorare con una community molto estesa di sviluppatori. Pregi: facile da attivare e usare, è possibile trovare una vasta community di sviluppatori in Italia, il front end può essere personalizzato a piacimento e modificato pur avendo conoscenze grafiche essenziali. Difetti: i cambiamenti strutturali del codice sono davvero difficili, non gestisce al meglio i multistore. c) Magento: a detta di molti la migliore piattaforma e-commerce ad oggi (potrei dire eccetto la versione Magento2 che presenta al momento numerosi bug).  Può essere ampiamente customizzata ed è più adatta a business di grosse dimensioni. Pregi: totalmente customizzabile e in grado di gestire progetti davvero articolati. Grande community in Italia e nel mondo, perfetta per la gestione di e-commerce con numerosi prodotti. Difetti: customizzazione dispendiosa in termini economici, aggiornamento non assolutamente facile e scontato. Vendere sui marketplace: La multicanalità oggi è pilastro essenziale del business online. Spesso iniziare a vendere sui marketplace ci può confermare o meno se il nostro business avrà successo. Se il nostro prodotto è realmente ricercato online e potrà permetterci ampi volumi di vendita. La strategia di vendita sui marketplace può avere i suoi pregi e difetti, e deve essere ovviamente inserita in una strategia di digital marketing e commercializzazione on-line nel lungo periodo. Io consiglio sempre ai miei clienti di iniziare con i marketplace qualora abbiano dei dubbi sul  ritorno economico di un e-commerce e magari di testare altri mercati europei o extraeuropei prima di intraprendere la strada di grossi investimenti per il cross border. L’argomento è vasto e ne parleremo sicuramente in un secondo momento. Se abbiamo deciso come vendere online , quindi che tipo di negozio utilizzare avremo sicuramente preso una decisione in merito alla tipologia di prodotti da vendere. E avremo sicuramente analizzato attraverso il business plan se effettivamente c’è un importante indotto economico o potrebbe essere una catastrofe finanziaria. Scegliere il prodotto non significa solo scegliere se vendere calzini o canne da pesca, ma anche la modalità di acquisto/produzione del prodotto stesso. Quindi come si acquisiscono i prodotti per il proprio catalogo e-commerce? Banalmente questi sono i metodi di acquisizione: a) Produzione Propria b) Produzione di terzi su propria commissione c) Acquisto da grossista d) Comprare il prodotto in dropshipping Per quanto riguarda il caso di produzione propria ovviamente i costi saranno molto più alti e sarà necessario un investimento maggiore per avviare tutta l’attività, non solo l’e-commerce. Per quanto riguarda invece l’acquisto da terzi su commissione, le stesse piattaforme e-commerce potrebbero venirvi incontro, difatti Alibaba fornisce la migliore piattaforma di contatto tra produttore e rivenditore. Non esiste solo Alibaba come piattaforma di scambio b2b, citiamo come caso interessante anche Indiamart. Il caso di acquisto di grossisti è ovviamente quello tra i più tipici e conosciuti. Ovviamente si tratta di prodotti già commercializzati che hanno una buona stabilità sul mercato ma che garantiscono una marginalità ovviamente più bassa. Tutti questi casi implicano il possesso di un magazzino dedicato alla merce e quindi il possesso della merce in catalogo. L’ultimo caso invece, quello legato al dropshipping presenta una peculiarità, la totale mancanza di possesso fisico della merce. In pratica l’e-commerce è un mezzo che permette agli utenti di acquistare prodotti che verranno loro spediti direttamente dal produttore/rivenditore dropshipper. Ovviamente i margini di guadagno sono bassi e saranno dati dalla differenza tra prezzo acquisto in dropshipping e vendita. Resta comunque un ottimo metodo per ampliare il catalogo prodotti senza grossi investimenti e senza dover stoccare merce.      

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