Hai scritto un libro e vuoi pubblicarlo in self-publishing, anziché proporlo alle case editrici?
La realtà del self-publishing è in costante crescita e, se fino a qualche anno fa si pensava fosse solo un metodo per chi non è “abbastanza bravo da pubblicare in casa editrice”, adesso c’è la consapevolezza del valore dei titoli pubblicati e del lavoro che c’è dietro.
È davvero facile come sembra?
Te lo dico subito, no. Anche se hai terminato il tuo manoscritto, non puoi semplicemente caricarlo su Amazon per venderlo. Ci sono diversi step che bisogna compiere per confezionare un prodotto che possa piacere al tuo pubblico.
Per prima cosa, fai correggere il tuo manoscritto. Puoi passare dai beta reader, ma la figura professionale a cui rivolgerti è un editor, che valuterà il tuo testo e ti aiuterà a correggere le problematiche che possono esserci. Ma, se l’editing non è sempre necessario, la fase che assolutamente non può mancare è quella della correzione di bozze, per correggere i refusi e altre problematiche legate alla lingua.
E dopo vado di self-publishing?
Non ancora. Ti servirà una copertina, per cui potresti rivolgerti a illustratori o grafici, e una buona impaginazione. Una volta che avrai un file adatto, potrai caricarlo sui market principali: Kindle Direct Publishing, il servizio di Amazon per pubblicare in cartaceo e/o versione Kindle, oppure Kobo Writing Life, che ti permette di vendere in formato ePub.
La promozione
Una volta cliccato su “invia” alla pubblicazione, non ti aspetterai che il tuo libro si venda magicamente da solo, vero?
È importante avere una strategia di promozione pronta, anche pre-pubblicazione, creando hype, interagendo con i lettori e facendo conoscere il tuo lavoro. All’uscita e di seguito, continua così e applica nuove strategie di promozione, magari con collaborazioni, segnalazioni tramite bookstagrammer e altre iniziative.
Adesso conosci le basi della pubblicazione tramite self-publishing, ma tocca a te proporre un ottimo libro e saperlo vendere!