Se hai un eCommerce o un negozio fisico e pensi di attuare strategie di marketing durante le festività, ricorda di prestare attenzione alle disposizioni introdotte dalla Direttiva Omnibus.
Cosa prevede la Direttiva Omnibus
Le nuove disposizioni entrate in vigore ad aprile 2023 con il Decreto Legislativo UE 2019/2161 riguardano negozi fisici ed e-commerce B2C.
L’obiettivo principale della normativa è di garantire che i consumatori ricevano informazioni complete, veritiere e rilevanti in vari contesti, tra cui la gestione di prezzi scontati, la trasparenza nelle recensioni, la prevenzione di pratiche commerciali scorrette e la limitazione di clausole vessatorie.
In tale scenario normativo dinamico, assume importanza cruciale per gli operatori del settore conformarsi alle nuove regolamentazioni al fine di garantire una gestione etica e trasparente delle transazioni commerciali.
Gli aspetti principali
Prezzi scontati e annunci di riduzioni di prezzo
La Direttiva Omnibus ha introdotto importanti regolamentazioni riguardo alla comunicazione degli sconti e delle riduzioni di prezzo.
Secondo tali norme, il venditore deve esporre la percentuale di sconto facendo riferimento al prezzo più basso applicato nei precedenti 30 giorni anziché al prezzo di listino.
Gli annunci di riduzione del prezzo devono indicare il prezzo precedente praticato dal professionista nei 30 giorni precedenti all’applicazione della riduzione, fatta eccezione per i “prezzi di lancio” che, caratterizzati da successivi annunci di incremento di prezzo, non sono soggetti a questa disciplina.
Questo requisito si concentra principalmente sugli sconti online, eliminando pratiche ingannevoli in cui prima di eventi come il Black Friday o il Cyber Monday per enfatizzare falsamente gli sconti.
Va notato che questa disposizione non si applica agli eCommerce che vendono generi alimentari deperibili o prodotti agricoli, né alle vendite sottocosto o ai prodotti con prezzi personalizzati, come i biglietti aerei
Recensioni false o ingannevoli
Altro punto importante da considerare è il tema delle recensioni false o ingannevoli, che emerge come un questione centrale nella nuova Direttiva, in quanto riconosciute come uno strumento cruciale nella fase di acquisto.
Questa direttiva mira a contrastare attivamente la proliferazione di recensioni non autentiche, ponendo sull’imprenditore l’onere di informare chiaramente il consumatore sulla provenienza delle recensioni e sulle garanzie di controllo implementate per assicurare che provengano effettivamente da acquirenti reali.
I venditori hanno la responsabilità di indicare le strategie utilizzate per garantire l’autenticità delle recensioni, un aspetto cruciale per catturare l’attenzione dei consumatori durante le offerte. Tale impegno potrebbe richiedere la collaborazione con fornitori terzi specializzati nella raccolta e gestione delle recensioni.
Da sottolineare due tipi di recensioni per cui prestare particolare attenzione: le “Recensioni Scelte”, in cui vengono mostrate solo le recensioni migliori, purché tale pratica sia trasparente e purché sia esplicitamente indicato; e le “Recensioni Indotte”, ottenute attraverso incentivi come premi o benefici, le quali devono anch’esse essere trasparentemente dichiarate.
Concludendo
In sintesi, la Direttiva Omnibus mira a uniformare le norme sulla tutela del consumatore tra gli stati membri, promuovendo trasparenza nelle pratiche commerciali.
In Italia, le sanzioni per violazioni, come concorrenza sleale e clausole vessatorie, sono notevolmente rafforzate, con multe che possono arrivare fino a 10 milioni di euro o il 4% del fatturato mondiale annuo.
Queste misure sono cruciali per garantire il rispetto delle nuove disposizioni, specialmente in contesti di offerte durante le festività, assicurando la protezione dei consumatori e contribuendo a un mercato più equo ed etico.
