Roberta Ligossi, CEO & Founder di TA-DAAN, un content e-commerce che promuove l’artigianato contemporaneo. Con un motto provocatorio “Geppetto is Over,” Roberta e il suo team stanno rivoluzionando il modo in cui le nuove generazioni vedono l’artigianato. In questa intervista, Roberta condivide l’ispirazione dietro TA-DAAN e il cammino che le ha portate fin qui.
Come è nata l’idea di TA-DAAN e a chi è rivolta?
TA-DAAN è nato con l’obiettivo di portare online un mondo tipicamente offline: quello delle piccole botteghe artigiane. Oggi, TA-DAAN è un content e-commerce che promuove l’artigianato contemporaneo. Il nostro obiettivo è rivoluzionare il modo in cui le nuove generazioni vedono l’artigianato. Da un lato, vediamo giovani adulti, tra i 30 e i 35 anni, che lasciano lavori più tradizionali per diventare artigiani. Dall’altro, notiamo un crescente interesse sempre da parte dei giovani per l’acquisto di prodotti artigianali di alta qualità. Questo desiderio di acquistare meno ma meglio è ciò che ha ispirato la nascita di TA-DAAN. Attualmente, contiamo su una community di oltre 200.000 followers e collaboriamo con più di 5.000 artigiani provenienti da tutto il mondo.
Quando hai deciso di lanciare TA-DAAN, quali sono state le prime cose che hai fatto?
Il nostro percorso è iniziato circa tre anni fa. Inizialmente, abbiamo creato un magazine digitale per creare contenuti che promuovessero la nuova generazione di artigiani. Abbiamo iniziato sui social media, partendo da Instagram, per raggiungere il nostro pubblico. Abbiamo successivamente ampliato la nostra presenza su piattaforme come Pinterest, YouTube e TikTok. Da allora, TA-DAAN è cresciuto notevolmente.
Il nostro primo e-commerce è stato lanciato su Shopify, abbiamo costruito il nostro MVP (Minimum Viable Product), e abbiamo coinvolto i primi artigiani più vicini a noi per testare il mercato. Utilizziamo il modello del dropshipping, il che significa che non abbiamo un magazzino e quando arriva un ordine, l’artigiano spedisce direttamente dalla propria bottega, mentre noi forniamo linee guida e supporto. Questo ci consente di ridurre i costi e promuovere un consumo più consapevole.
Perché avete deciso di puntare su questo servizio e quali sono le leve che vi hanno spinto a farlo?
Ciò che ci distingue è il nostro background come magazine, che ci consente di offrire un approccio editoriale unico. Non ci limitiamo a vendere prodotti, ma cerchiamo di promuovere le storie, i produttori e la progettualità dietro ogni articolo. Il nostro obiettivo è educare e intrattenere, sensibilizzando le persone su ciò che c’è dietro un prodotto fatto a mano.
Un altro aspetto distintivo è il nostro impegno a promuovere l’artigianato contemporaneo a livello europeo, che ci offre ampie opportunità di crescita. Selezioniamo prodotti di alta qualità realizzati con uno stile contemporaneo, unendo tradizione e innovazione.
Come avete finanziato la vostra attività?
Siamo una start-up partita da zero, senza investimenti iniziali significativi. Nel primo anno e mezzo, abbiamo affrontato molte sfide e sacrifici per costruire una community solida, raggiungendo 45.000 follower. Una volta raggiunto un numero considerevole di follower, abbiamo iniziato a cercare finanziamenti. Abbiamo ottenuto i nostri primi finanziamenti attraverso business angels, investitori privati che ho reclutato tramite il mio network e cha hanno scommesso su TA-DAAN.
Nel corso dell’ultimo anno, abbiamo raccolto quasi 1 milione di euro, grazie al supporto di Azimut con il loro fondo Alicrowd 2, un investitore istituzionale che ha riconosciuto il nostro potenziale. Inoltre, abbiamo coinvolto la nostra community e alcuni dei nostri artigiani attraverso l’equity crowdfunding sulla piattaforma Mamacrowd. Questo rappresenta una punta di orgoglio in quanto questi stakeholder sono coloro su cui puntiamo tutti giorni e che ci auguriamo possano continuare a crescere insieme a noi.
Quali sono i vantaggi che offrite rispetto ai vostri concorrenti?
Il mercato in cui operiamo è affollato, quindi abbiamo riflettuto attentamente su come distinguerci. Ciò che ci rende unici è il nostro percorso, l’essere partite con un magazine e quindi il nostro approccio editoriale. Promuoviamo storie oltre ai prodotti, unendo intrattenimento ed educazione. Un altra caratteristica unica è il nostro posizionamento europeo, che ci offre opportunità di espansione internazionale. Infine la costruzione di un brand che rispecchia prodotti di alta qualità nel rispetto della tradizione ma con uno stile fortemente contemporaneo.
Quali sono state le principali difficoltà e paure nell’avviare il progetto?
Uno dei progressi più inaspettati è stata la nostra trasformazione da magazine a un’azienda di e-commerce. Inizialmente, eravamo focalizzate sulla creazione di contenuti come magazine digitale, ma quando abbiamo riconosciuto l’opportunità nell’ambito dell’e-commerce, ci siamo lanciate a capofitto. La flessibilità e la velocità che caratterizzano una start-up ci hanno permesso di adattarci rapidamente a questa nuova direzione. Questa trasformazione è stata un punto di svolta che ha aperto nuove opportunità e ci ha consentito di crescere in modi che non avremmo mai immaginato all’inizio del nostro percorso.
La raccolta di capitali è un’altra sfida, soprattutto in Italia e nelle prime fasi di vita di una startup. Tuttavia, con determinazione e una visione chiara, abbiamo superato queste difficoltà.
Quali sono stati i progressi inaspettati che avete fatto nel vostro percorso?
Siamo rimaste sorpresi dalla risposta così positiva alla nostra campagna di crowdfunding e soprattutto dal coinvolgimento significativo degli artigiani, che hanno deciso di prenderne parte. Inoltre, vincere l’anno scorso la pitch battle di Tech Chill Milano, un concorso a livello europeo che ha visto la partecipazione di oltre 200 startup, ci ha dato grande visibilità e l’opportunità di partecipare a un programma di accelerazione nella Silicon Valley.
Quali sono le sfide future e gli obiettivi?
Stiamo lavorando per unire il mondo digitale con quello fisico, abbiamo iniziato a farlo aprendo un primo temporary store a Milano in occasione della design week e a dicembre ne apriremo nuovamente uno a Milano e uno anche a Parigi.
Questi spazi ci consentiranno di offrire esperienze uniche ai nostri clienti, italiani ed europei, unendo lo spazio fisico e l’acquisto online. Gli artigiani hanno la possibilità di fare show crafting direttamente nel pop up store per fare vivere l’esperienza di entrare in una bottega. E dall’altro lato diamo la possibilità di conoscere come funziona l’acquisto sull’e-commerce, attraverso postazioni dedicate.
Vogliamo anche ampliare la rete di artigiani attuale e, nel 2025, esplorare il mercato americano.
Quali consigli per chi vuole intraprendere un percorso simile?
Vi consiglierei due cose. Prima di tutto, cercate soci che condividano la vostra visione. Questo vi aiuterà a gestire il carico di lavoro e ad imparare a lavorare con altre persone. In secondo luogo, non aspettate che tutto sia perfetto prima di iniziare. Partite il prima possibile e siate pronti a imparare dagli errori