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Spotify Ad Studio, il futuro dell’audio

di Giada Chiari
Tempo di lettura: 6 minuti.

Il futuro dell’audio è adesso, con Spotify Ad Studio. Perché?

Negli ultimi tempi, in particolare nell’ultimo anno a causa del Covid-19, l’audio ha vissuto un momento di crescita e trasformazione. Ha assunto un posto sempre più rilevante nella vita delle persone, fino a diventare centrale.

Per Alberto Mazzieri, (Head of Sales di Spotify) possiamo definire questa nuova era come “screenless era”, cioè un’era senza schermi, in cui il brand ha l’opportunità di stabilire nuove connessioni con l’utente. Gli annunci totalmente basati sull’audio sono innovativi sia per la loro strutturazione, che per la nuova modalità di immersione che offrono.

Chi sono gli utenti che ascoltano in streaming?

Secondo i dati, Spotify conta 345 milioni di utenti mensili attivi a livello globale, 11,2 milioni dei quali, in Italia. Attualmente sono 178 i paesi con streaming attivo. Tra questi, la maggior parte sono “utenti free”, che non pagano un abbonamento e sono, quindi, più esposti agli annunci pubblicitari.

Questa maggioranza non dipende da una minore capacità di spesa e, quindi, di propensione all’acquisto. Infatti, il 32% degli utenti Spotify Free ha un reddito minimo di 32.000 € annui. La scelta dipende da fattori socio-culturale, per cui si preferisce ascoltare un messaggio ADV e fruire di un servizio gratuito, piuttosto che pagare il servizio. Questo è il pubblico che più ci interessa in termini di comunicazione.

In riferimento al trend di crescita degli ultimi due anni, emerge che le persone ascoltano audio in streaming sempre di più. Il tempo speso davanti agli schermi del cellulare ha superato quello davanti al televisore. Sono 17, in media, le ore settimanali dedicate all’ascolto di audio su Spotify su diversi device.

Questo ha aumentato le potenzialità e le opportunità legate al digital e al device. Grazie allo streaming, l’audio è presente in ogni momento della nostra giornata. Ascoltiamo audio in streaming quando ci svegliamo, a lavoro, in casa, in palestra, durante le attività domestiche etc. L’audio è un fedele compagno, come una colonna sonora che accompagna le giornate.

I momenti in cui fruiamo dell’audio in streaming sono, in maggioranza, momenti “senza schermo”. L’audio diventa quindi un complemento per raggiungere una determinata audience. La prerogativa di avere uno schermo davanti per essere esposto a determinati contenuti non è più così essenziale.

Com’è cambiato il comportamento dei consumatori?

Il comportamento delle persone, soprattutto intese come consumatori, cambia continuamente. In tempi recenti, si nota un’accelerazione in termini di trend che si sono modificati e nuovi trend che si sono affacciati.

Il Covid-19 ha cambiato in modo significativo lo stile di vita e il modo in cui decidiamo di impiegare il nostro tempo libero. Si stima che il 23% delle persone passi molto più tempo in attività che coinvolgono la famiglia. Questo si riflette nei dati: 21 milioni di minuti al mese sono dedicati all’ascolto di playlist per famiglie. A causa del Covid-19, l’audio ha accompagnato la vita quotidiana, i momenti casalinghi. Le famiglie hanno iniziato a condividere maggiormente il tempo e, quindi, anche l’ascolto streaming.

Leggi anche l’articolo sull’accelerazione del digitale legata al Covid-19.

Le aziende sfruttano i dati aggregati dei minuti di ascolto. Questi, permettono di conoscere:

  • Chi sono gli utenti connessi? La loro età, il genere, la loro geolocalizzazione, gli interessi e i loro comportamenti abitudinari.
  • Cosa ascoltano? Le playlist preferite, il genere musicale, un evento, etc.
  • Quando e come ascoltano? A che ora, su quale piattaforma, se ascoltano messaggi sequenziali.

Per un’azienda, conoscere il proprio utente a 360° è importantissimo. Permette di costruire un ADV personalizzato e mirato. Fino ad oggi, solo poche attività maggiori avevano questa possibilità. Ad Studio vuole offrire le stesse opportunità a tutti, rendendo disponibili caratteristiche di target, capabilities e dati a tutte le aziende che possono investire un budget (anche minimo, come vedremo).

Come funziona Spotify Ad Studio?

Ad Studio, come abbiamo detto, è una piattaforma che permette di realizzare campagne pubblicitarie self-service e di richiedere gratuitamente la produzione dello spot audio.

Quali sono i benefici di Spotify Ad Studio? Perché dovresti scegliere di utilizzarlo? Elena Siracusa, Country Lead di Ad Studio, ne ha parlato in questi termini:

  • Semplicità della creazione di uno spot audio

I tool messi a disposizione dalla piattaforma sono molto semplici, anche per chi non è un esperto di piattaforme online o si trova per la prima volta a confrontarsi con la creazione di un ADV. Spotify Ad Studio permette, in pochi minuti, programmare la pubblicazione dell’annuncio.

Per richiedere la produzione di uno spot, basta inserire il copione, selezionare il tipo di voce che lo leggerà (una voce maschile o femminile e l’età approssimativa) e scegliere la musica di background. Spotify Ad Studio registrerà le preferenze, creando su di esse uno spot, mandandolo al cliente in 24 ore per l’approvazione. Nel caso il cliente non fosse soddisfatto del risultato, potrà richiedere di apportare modifiche in riferimento alla realizzazione dell’annuncio, oppure intervenire in modo diretto a livello di mixing. 

Se si è già in possesso di uno spot realizzato in precedenza e autonomia, basterà semplicemente caricarlo sulla piattaforma.

  • Opzioni di targeting

I dati di targeting raccolti vengono raggruppati in più opzioni:

  • Età/sesso/geolocalizzazione – si può scegliere il proprio target sia in Italia che all’estero, purché si tratti di un paese in cui Spotify è attivo.
  • Interessi – targetizzazione in base agli ascolti abituali dell’utente su Spotify (da quale device ascolta, quale playlist preferisce).
  • Contesti in tempo reale – basato su ciò che l’utente ascolta sul momento.
  • Genere musicale – l’ADV è inserito solo in riferimento ad un determinato genere musicale.
  • Fan base – è una targetizzazione dedicata solo ad artisti, label e promotori di concerti. Permette di sottoporre l’annuncio ai soli fan di un artista specifico, o degli stessi con contenuti simili.
  • Rapidità, flessibilità e controllo

Spotify Ad Studio permette di gestire in maniera flessibile il budget e controllare le opzioni di targeting e creatività durante la campagna.

Come abbiamo detto, la creazione di uno spot richiede solo pochi minuti. In termini di budget, basta un’investimento minimo di €250 per poter lanciare la prima campagna, indipendentemente dalle dimensioni dell’azienda. Tutti possono iniziare scegliendo il budget in base alle proprie necessità e disponibilità. Ad Studio punta ad un inclusione totale delle aziende.

Spotify Ad Studio consente anche di pianificare più di una creatività, o ADV, nella stessa campagna. Selezionando questa opzione è possibile scegliere la rotazione delle varie opzioni: uniforme (il budget viene diviso equamente per tutte le creatività), sequenziale (uno spot è accessibile solo dopo aver ascoltato il suo precedente) o ponderata (dividendo personalmente i budget per ogni creatività).

In ogni momento è possibile controllare la propria campagna e apportare modifiche a targeting, creatività o budget.

  • Campagne multiformato

I formati pubblicitari disponibili sono audio e video, sia orizzontali che verticali.

In entrambi i casi la durata massima dell’annuncio è di 30 secondi e questi non sono mai “skippabili”, l’utente deve ascoltare l’annuncio per intero. Infine, entrambi i formati sono presentati con banner cliccabile, che rimanda l’utente al contenuto sponsorizzato. La landing può essere interna a Spotify (nel caso di contenuti come playlist o album) o esterna (ad esempio il proprio sito web).

Attraverso i formati audio è possibile creare uno spot capace di raggiungere gli utenti anche in momenti “senza schermo”. Questo formato viene proposto su tutti i device in cui gli utenti utilizzano Spotify, offrendo la profondità dell’ascolto in cuffia e rafforzando la brand identity.

Il formato video invece, permettere di raggiungere gli utenti solo quando navigano all’interno di Spotify. Per utilizzare il formato video è necessario che l’utente realizzi in autonomia la sua proposta, per poi inserirla nella piattaforma.

  • Report in tempo reale

I dati dei report sono suddivisi in due macro categorie:

  • Dati quantitativi – relativi ad impression, click e portata della campagna pubblicitaria e del budget speso.
  • Metriche sul pubblico – relative agli utenti raggiunti suddivisi per età, sesso, genere musicale e piattaforma d’ascolto.

Questi dati permettono di tenere sempre sotto controllo l’efficacia del nostro ADV, per poter scegliere di intervenire, qualora l’annuncio non avesse il seguito sperato.

Consigli per il tuo annuncio audio

  • Metti in primo piano l’utente

É importante mettersi nei panni dell’ascoltatore, per capire come potrebbe percepire lo spot. Ad esempio, può essere utile pensare al contesto in cui l’ascoltatore dovrebbe recepire il tuo ADV: dove si trova? Cosa sta ascoltando? Cosa sta facendo? La risposta a queste domande aiuterà a plasmare un annuncio sulle richieste dell’utente stesso.

  • Fatti notare

Parla del tuo prodotto o servizio, enfatizzando i dettagli che possono incuriosire gli utenti. Questo ti permetterà di avere forte impatto sul cliente. L’originalità e la creatività nella presentazione del tuo prodotto, possono fare la differenza del tuo ADV.

  • Chiarezza e incisività

Richiama l’attenzione dell’utente, in modo che si interessi al tuo annuncio. Ricorda sempre di citare il nome del tuo brand. É importante una descrizione precisa del prodotto che ricordi il nome del prodotto stesso e che si concluda con una frase d’impatto.

  • Includi una call to action

Il nostro audio presenta un prodotto che vogliamo vendere, perciò è importante la call to action. Questa permette di aumentare l’interesse dell’utente e i click sull’ADV. Gli annunci con una call to action registrano un incremento del CTR 3 volte maggiore rispetto agli annunci in cui non è presente.

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